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Disposizioni per l’uso domestico privato (autoconsumo) di carni di cinghiali abbattuti in zona di restrizione per PSA in Toscana

Disposizioni per l’uso domestico privato (autoconsumo) di carni di cinghiali abbattuti in zona di restrizione per PSA in Toscana

30-08-2024

Peste suina africana

Ordinanza del presidente della Giunta Regionale n. 3 del 28 agosto 2024 - Disposizioni per l’uso domestico privato (autoconsumo) di carni di cinghiali abbattuti in zona di restrizione per PSA in Toscana

 

Misure per prevenirne la diffusione

Cosa è

La peste suina africana (PSA) è una malattia virale [virus della famiglia Asfaviridae] che in Europa colpisce suini domestici e cinghiali.
Non è una zoonosi, cioè non è una malattia infettiva che si trasmette all'uomo, ma è causa di perdite economiche estremamente rilevanti nel settore suinicolo in quanto provoca mortalità degli animali e restrizioni commerciali per la filiera del suino e dei suoi prodotti, anche nel caso in cui si manifesti solo nei cinghiali.

Come si trasmette

La malattia si trasmette per contatto diretto (saliva, feci) con animali infetti e indiretto, attraverso ingestione di rifiuti di cucina contaminati o per ingestione di carni di animali infetti, ma anche tramite materiali e attrezzature contaminati. La malattia può anche essere trasmessa dalle zecche molli del genere Ornithodoros, modalità di trasmissione non confermata in Europa.
Il virus è caratterizzato da elevata resistenza nell’ambiente dove rimane infettante per lungo tempo. È capace, infatti, di sopravvivere per lunghi periodi nelle secrezioni degli animali, nelle carcasse, nelle carni fresche e congelate e in alcuni prodotti derivati da suini e cinghiali infetti; può rimanere infettante per 3–6 mesi in prodotti di origine suina non cotta: almeno per 15 settimane in carne refrigerata, per anni in carne congelata, da 3 a 6 mesi nei salumi.

Quali sono i sintomi

I sintomi della peste suina africana sono simili a quelli della peste suina classica: febbre, perdita di appetito, debolezza, aborti spontanei, emorragie interne con effetti evidenti su orecchie e fianchi. Può verificarsi anche la morte improvvisa. Nel cinghiale alcuni sintomi, come le emorragie cutanee, sono di difficile rilevamento.
I ceppi più aggressivi del virus sono generalmente letali e il decesso avviene entro 10 giorni dall’insorgenza dei primi sintomi.
Per approfondimenti (IZS Umbria e Marche – Centro di referenza) ►►

Diffusione a livello internazionale

La malattia è endemica nel continente africano.
Nel 2007 ha fatto la sua prima comparsa nelle regioni caucasiche per poi espandersi  sia in Asia che nell’est Europa. La malattia ha continuato a diffondersi e, alla fine del 2019, era presente in nove Stati membri dell'UE: Belgio, Bulgaria, Slovacchia, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia e Romania. Dal 2020 è presente anche in Germania.

Diffusione a livello nazionale

La malattia è endemica in Sardegna, dove è in corso da anni un piano di eradicazione.
Il 7 gennaio 2022 è stata confermata la positività in un cinghiale trovato morto in Piemonte, nel Comune di Ovada, in provincia di Alessandria. Il virus riscontrato in Piemonte è geneticamente diverso da quello circolante in Sardegna, e corrisponde a quello presente in Europa da alcuni anni.
La situazione in Italia – (IZS Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta) ►►

Situazione a livello regionale

Nel territorio regionale è attiva, sin dal 2019, una sorveglianza passiva rivolta ai cinghiali morti per cause diverse dalla caccia, come previsto dal Piano nazionale di prevenzione della Peste Suina Africana. Dal 7 gennaio 2022 , in accordo con le direttive ministeriali, tale sorveglianza è stata rafforzata in funzione dei nuovi focolai presenti in Italia. L’obiettivo è il tempestivo riscontro dell’infezione (early detection).  Questa attività viene attuata attraverso la segnalazione e il controllo diagnostico di tutti i cinghiali rinvenuti morti (inclusi i morti per incidente stradale) e di tutti i casi sospetti (es. mortalità aumentata, sintomatologia riferibile a pesti suine, collegamento epidemiologico). La gestione delle segnalazioni delle carcasse rinvenute viene attuata dai Servizi Veterinari delle Aziende Usl in collaborazione con i soggetti pubblici e privati coinvolti in funzione delle rispettive competenze.

Per approfondimenti consultare il sito della Regione Toscana raggiungibile al seguente link >>

 

Allegato Brochure Peste suina africana (3,42 MB)
Allegato Regolamento di esecuzione (UE) stati-comuni peste suina restrizioni (1,62 MB)
Allegato Ordinanza del Presidente della Giunta Reg. n. 3 del 28-08-2024 (399,69 KB)