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- Commercio - Somministrazione di alimenti e bevande - Stampa quotidiana e periodica - Distributori di Carburante
Con Legge Regionale 62/2018 (pubblicata sul BURT del 28/11/2018) è stato apporvato il Nuovo Codice del Commercio che sostituisce il precedente di cui alla Legge Regionale 28/2005.
N.B. Alcune norme in esso contenute saranno applicabili soltanto dalla data di entrata in vigore del relativo Regolamento Regionale di attuazione previsto dall'art. 4 dello stesso (vedere art. 129 "Decorrenza e disposizioni trasnsitorie" di tale L.R. 62/2018).
N.B. a tale testo sono state successivamente apportate alcune modifiche con la Legge Regionale 3/2019 "Legge di manutenzione dell'ordinamento regionale 2018" e con Legge Regionale 16/2019 "Nuove disposizioni in materia di commercio su aree pubbliche. Modifiche alla l.r. 62/2018"
A SEGUITO DELL'EMERGENZA DOVUTA ALLA MALATTIA DA CORONAVIRUS (COVID-19) SI PRECISA CHE:
con Comunicazione pervenuta da REGIONE TOSCANA - Direzione Diritti di cittadinanza e coesione, vengono effettuati dei chiarimenti in merito alla consegna a domicilio (di seguito viene riportato un estratto):
"... A tal fine preme fornire i seguenti chiarimenti limitatamente a quanto di competenza ai fini della corretta implementazione del Regolamento UE 852/2004. Operatori del settore alimentare già in possesso di registrazione ai sensi del Reg UE 852/2004 per il commercio al dettaglio possono effettuare la consegna a domicilio dei consumatori finali del prodotto preventivamente venduto/contrattato/ordinato (telefono, social ecc...), senza integrare la registrazione con nuova notifica. La semplice consegna al domicilio dell’acquirente non configura infatti una attività di commercio ambulante. Ai sensi del Regolamento 178/2002 rientra nella definizione di commercio al dettaglio anche l’attività di ristorazione. Rientrano in questa tipologia anche produttori primari, ed altre attività come agriturismo, ittiturismo, pescatori, attività di itticoltura ed operatori di varie attività primarie, che oltre che come produttori primari risultano registrati ai sensi del Regolamento 852/2004 anche per il commercio al dettaglio. Questi operatori quindi già effettuavano vendita diretta nei mercati od altre sedi o comunque attività di somministrazione...."
La comunicazione completa è consultabile al seguente link
Di seguito viene inoltre pubblicata una comunicazione relativa alla sicurezza alimentare pervenuta dall'Azienda USL Toscana nord ovest inerente il "trasporto e consegna a domicilio al consumatore finale" e "Commercio in forma elettronica(e.commerce)"
La comunicazione completa è consultabile al seguente link
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Il settore regionale Turismo, Commercio e Servizi, con Decreto Dirigenziale n. 15104 del 22/09/2020, modificato dal Decreto 15483 del 09/09/2021 in ottemperanza all'art. 40-bis, comma 6, della L.R. 62/2018, come modificata dalla L.R. 68/2020, ha approvato il facsimile del tesserino identificativo degli hobbisti e il modello di domanda per il rilascio del tesserino medesimo.
- Delibera n. 1153 del 08-11-2021 - (numero 10 vidimazioni in un anno)
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Con L.R. n. 30 del 05/08/2021 "Disposizioni in materia di mercatini dei non professionisti e di attività economiche su aree pubbliche" sono stati modificati gli art. 32, 40 bis, 55 e 127 della l.r. 62/2018, in particolare la parola "hobbisti" è stata modificata con "non professionisti".
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HOME RESTAURANT
Per home restaurant si intende l’attività di preparazione e consumazione di pasti presso il proprio domicilio, in giorni dedicati e per pochi ospiti paganti.
L'home restaurant è attività di somministrazione: "l'attività, anche se esercitata solo in alcuni giorni dedicati, e se i soggetti che usufruiscono delle prestazioni sono in numero limitato, quando è rivolta al pubblico indistinto, ad esempio mediante pubblicità su siti web, e quando non è del tutto occasionale, non può che essere classificata come un'attività di somministrazione di alimenti e bevande, in quanto anche se i prodotti vengono preparati e serviti in locali privati coincidenti con il domicilio del cuoco, tali locali rappresentano comunque locali attrezzati aperti alla clientela. Infatti la fornitura di dette prestazioni comporta il pagamento di un corrispettivo e anche con tale modalità si tratta di un servizio organizzato e rivolto al pubblico".
Può essere esercitata solo da chi possiede i requisiti di onorabilità e professionalità previsti dall'art. 11 e 12 della LR. 62/2018 e del dlgs n. 59 del 26 marzo 2010.
Esige la presentazione di una SCIA "qualora si svolga in zone non tutelate, o previa richiesta di un'autorizzazione, ove trattasi di attività svolta in zone tutelate". In tema di sorvegliabilità, richiamandosi la nota Ministero Interno n. 557/PAS/U/015816 sull'applicabilità del D.M 564/1992, ne consegue che "l'assoggettamento dell'attività alla disciplina della somministrazione di alimenti e bevande comporta, in linea di principio, la soggezione ai controlli e agli eventuali poteri sanzionatori e interdittivi dell'Autorità di pubblica sicurezza comuni a tutti gli esercizi pubblici."
In tema di salubrità dei cibi e pulizia dei luoghi di preparazione, l'home restaurant deve rispettare le stesse norme igienico sanitarie delle attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, visto che i cuochi a domicilio sono considerati operatori del settore alimentare e come tali devono attenersi ai principi dell'HCCP.
Sono esonerati dall'obbligo di rispettare le norme igieniche in materia di alimenti soltanto i privati che cucinano per se stessi. Il cuoco che cucina per altri, anche se lo fa in casa propria, è a tutti gli effetti un operatore del settore alimentare e, in quanto tale, tenuto all'applicazione delle procedure basate sui principi del sistema HCCP, unitamente al rispetto di una corretta pratica igienica (art. 1, comma 1, lettera "d", Reg.CE/852/2004).
Per avviare un'attività di preparazione e somministrazione di pasti al proprio domicilio per ospiti paganti occorre presentare allo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA), in modalità on line, esclusivamente attraverso il Sistema Telematico di Accettazione Regionale (STAR).
Deve essere compilata e presentata congiuntamente la Notifica ai fini della registrazione (Regolamento 852/2004/CE), già nota come notifica sanitaria, che riporta anche la voce “Home restaurant” all’interno della tipologia “Ristorazione”.
Per le produzioni laboratoriali domestiche, nella modulistica unica è presente la voce “Produzione di alimenti in cucina domestica (home food)”.
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HOME FOOD
Si definisce home food la realizzazione, presso la cucina della propria abitazione privata, di alimenti e preparazioni gastronomiche, seguita o meno dalla consegna al cliente destinatario dei cibi già cucinati, senza alcun consumo sul posto dov'è avvenuta la preparazione.
Si differenzia dall'home restaurant, che è invece la preparazione di pasti cui segue l'immediata somministrazione degli stessi presso il medesimo domicilio dell'operatore.
Per quanto riguarda la sicurezza alimentare, coloro che esercitano attività di home food sono identificati come Operatori del Settore Alimentare (OSA): devono effettuare la notifica ai fini della registrazione ai sensi del Regolamento 852/2004/CE sull'igiene dei prodotti destinati all'alimentazione umana e sono tenuti a garantire che tutte le fasi della produzione, trasformazione ed eventuale distribuzione degli alimenti sotto il loro controllo soddisfino i requisiti d’igiene previsti dalla normativa, in relazione alle tipologie di attività e di prodotto trattati.
Per avviare l'attività di produzione di alimenti in cucina domestica occorre la sola notifica ai fini della registrazione ai sensi del Reg. 852/2004/CE, per la quale non sono richieste asseverazioni e che sarà trasmessa a cura del SUAP alla ASL.
Per l'inoltro al SUAP, l'interessato dovrà servirsi esclusivamente del Sistema Telematico di Accettazione Regionale (STAR), utilizzando il codice attività 10.85 - Produzione di pasti e piatti preparati e poi l'opzione "Adempimenti tecnici". Scegliere successivamente l'endoprocedimento ASL 90, all'interno del quale selezionare la tipologia di attività "Produzione di alimenti in cucina domestica (home food)" (si ricorda di allegare i diritti ASL - consultare la sezione tariffe)